Riscaldamento globale: a rischio anche il sapore dei cibi
Ehilà, amici! Il vostro Olotor è pronto a stupirvi ancora con una notizia che dovrebbe farvi riflettere su quanto è delicato l’equilibrio ambientale del vostro pianeta Terra. Si tratta del “global warming” (ovvero il riscaldamento globale), fenomeno che sta incidendo sui cambiamenti climatici. Ebbene, pare che inciderà anche sulle… papille gustative. Secondo un rapporto pubblicato dall’Università di Melbourne, questo fenomeno infatti influirà non soltanto sulla quantità di scorte alimentari disponibili sulla Terra nei prossimi anni, ma anche sui sapori che conosciamo e quindi, in ultima analisi, sui nostri gusti in fatto di cibo.
Prendiamo ad esempio le mucche, che forniscono il latte, alimento molto utilizzato non soltanto sotto forma di bevanda, ma anche come base per qualsiasi tipo di formaggio. Immaginate cosa accadrà quando le ondate di calore rischieranno di rendere inappetenti i bovini, portando ad una riduzione di quantità di latte prodotto dal 10 al 25 per cento. Senza contare che la loro carne sarà più dura e stopposa.
Con un riscaldamento globale eccessivo, patate e pomodori saranno più infestati dagli insetti, le barbabietole saranno sbiadite, le carote molli e insapori… E che dire del vino? Insomma… provate ad immaginare come si trasformerà la classica gustosa grigliata di Ferragosto o quanto arriverà a costare il già prezioso Parmigiano Reggiano, formaggio alla base della dieta mediterranea!
In tutto questo, non dobbiamo mai dimenticare che ognuno può dare il proprio piccolo contributo per limitare questo fenomeno. Ad esempio, pensateci due volte prima di tenere acceso il condizionatore in modalità 19° con ventola al massimo; oppure, per i piccoli spostamenti usate la bicicletta al posto dell’auto.
Per qualsiasi consiglio su come risparmiare energia ed essere più sostenibili per il vostro bellissimo Pianeta Azzurro, contattatemi con un messaggio. Sarò felicissimo di rispondervi non appena la connessione intergalattica me lo consentirà!