Novembre è nebbia. Lo è al punto che il grande poeta Giosuè Carducci, siglò per sempre questo legame attraverso la magnifica lirica dal titolo San Martino, giornata che cade appunto l’11 Novembre. Nella poesia, la nebbia dissolvendosi e lasciando il posto ad una leggera pioggerella risale per le colline; il vento di maestrale spinge il mare a frangersi sulla scogliera e per le vie del paesello si diffonde l'odore aspro del vino nuovo che allieta l'umore dei compaesani. Nel camino di una cascina la legna arde e il grasso scoppietta e cola dallo spiedo. E infine stormi di uccelli, in contrasto con le nubi rosseggianti per l'imbrunire, migrano verso altri lidi, neri come quei cupi pensieri che volano via nella quiete del tramonto.
San Quirico d'Orcia, Toscana, Italia
La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
Camogli, Liguria, Italia
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Andlau, Regione dell’Alsazia, Francia
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Terrazza di un vigneto nella regione di Lavaux, Svizzera
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Tipico paesaggio francese, Borgogna
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando
Monforte d’Alba, Piemonte, Italia
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Borgo al tramonto, Area di Limousin, Francia
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Stormo di uccelli neri al tramonto, Mare Adriatico, Italia
Nel vespero migrar.