LE PILLOLE DI GODRON N°18

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LE PILLOLE DI GODRON N°18

Le regole per ottenere un ottimo cappuccino sono molte e di certo potremmo aprire un acceso dibattito sulle caratteristiche che lo rendono tale, poiché ogni italiano ha le sue preferenze. Chiaro, scuro, di soia, schiumato, molto caldo, tiepido, con cannella o cacao…di varianti se ne contano a decine perché possiamo dirlo: il cappuccino è forse la bevanda al caffè più diffusa al mondo e per moltissime persone rappresenta il momento del risveglio perfetto.

Dunque deve essere cucito addosso ai gusti personali.

Quel che di certo lascia tutti “a bocca aperta” è quando un cappuccino diventa un’opera d’arte. Esatto, avete capito bene. Oramai non basta più saper creare un’armonia di sapori che unisca un ottimo espresso e una perfetta schiuma di latte, conoscendo a fondo le tecniche di estrazione, di montatura e di “versaggio”…sempre di più il cappuccino sta diventando un mezzo per strappare un sorriso al bancone, disegnando una schiuma che “comunichi” qualcosa attraverso un fiore, un orsetto, un cuore, un quadrifoglio, un uomo e una donna che si baciano e che nelle mani dell’oramai famoso Mason Salisbury, barista americano del Sambalatte di Las Vegas, si tingono di sfumature colorate.  

Voi italiani però in fatto di creatività non siete da meno e gironzolando per una grande città del nord, mi sono imbattuto nel Barlady dove oltre ai personaggi della Disney, prendono vita animali e spiagge tropicali, segni zodiacali e creazioni in 3D, in un tripudio di colori e allegria.

…una tale meraviglia che è quasi un peccato berlo, questo cappuccino d’arte