Cos’è e come affrontarlo al meglio
Cari Terrestri, oggi parliamo di un tema che mi sta molto a cuore poiché ci tengo a voi, al vostro benessere e alla vostra salute, oltre che naturalmente alla vostra magnifica cucina!
E parlare di colesterolo significa mettere insieme tutti e tre questi aspetti. Prima di tutto, vediamo di cosa si tratta. Il colesterolo, di cui si fa un gran parlare ma che spesso è sconosciuto ai più, è un grasso presente nel sangue, in gran parte prodotto dall’organismo e in minima parte introdotto con la dieta.
Ha diverse buone funzioni: ad esempio, essendo coinvolto nella formazione della bile, va ad impattare positivamente sulla digestione; inoltre aiuta a produrre vitamina D, indispensabile per il benessere dell’apparato osseo; consente la formazione di ormoni come il testosterone e gli estrogeni; asseconda il processo di costruzione della parete delle cellule, in particolare del sistema nervoso. Come potete vedere quindi è fondamentale.
Il problema però è che non tutto il colesterolo è “buono” (come si definisce quello HDL), che differisce da quello cosiddetto “cattivo” (LDL) poiché quest’ultimo si deposita nelle pareti delle arterie, mentre il primo non solo non le intacca, ma anzi le ripulisce. La conseguenza peggiore dell’azione del colesterolo cattivo è l’aumento del rischio di arteriosclerosi e di malattie cardiovascolari (infarto cardiaco, ictus cerebrale).
Una situazione da non sottovalutare, soprattutto se si riflette su un recente studio dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare Iss-Anmco (Istituto superiore di sanità-Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri)/Health Examination Survey, che ha individuato un aumento dell’ipercolesterolemia (cioè un colesterolo oltre i 240 mg/dl) negli ultimi 10 anni in entrambi i sessi, passando dal 24% al 38% degli italiani. Un dato piuttosto inquietante, anche perché l’ipercolesterolemia non è prerogativa dei soli adulti e dunque anche e soprattutto sui bambini andrebbe fatta una adeguata prevenzione. L’aumento del colesterolo “cattivo” inoltre non si manifesta con sintomi precisi, che possono eventualmente alzare il livello di guardia: per rilevare l'ipercolesterolemia è necessario un esame del sangue, che andrebbe ripetuto almeno una volta ogni 5 anni.
Quel che oramai si da’ per assodato, è che il fattore DIETA giochi un ruolo importantissimo nella gestione del colesterolo “cattivo”, insieme ad uno stile di vita sano, fatto di: corretta attività fisica, forma fisica idonea (attenzione ad un giro-vita che non superi i 102 centimetri nell’uomo e gli 89 nella donna) e stop al fumo, che fa abbassare i livelli di colesterolo ‘buono’ (oltre che danneggia le arterie).
E allora via libera alla dieta che combatte il colesterolo “cattivo”:
A) Sì a verdura, cereali e legumi, poiché il colesterolo è presente solo negli alimenti di origine animale. Le dosi ottimali sono: 2-3 porzioni di verdura e 2 di frutta al giorno; da 2 a 4 volte la settimana per i legumi. B) Meno grassi (dai condimenti – in particolare burro, lardo, strutto, molto meglio l’olio extravergine di oliva, di semi o di riso - ai formaggi, dal latte alle uova).
C) Più fibre, in particolare quelle vegetali in grado di ridurre l’assorbimento intestinale del colesterolo, soprattutto se consumate a crudo in insalata. Bene anche il pane e la pasta integrali e il riso. Sono consigliate anche avena, orzo e farro.
D) Il pesce fa benone e potrebbe essere consumato anche più volte alla settimana, evitando ovviamente le fritture!
E) Bandite sono le cotture in padella, prediligendo invece la bollitura, il vapore, la grigliatura.
RICETTA - PESCE SPADA GRATINATO, Ingredienti per 4 persone: Pesce spada 400 gr; Pangrattato 80 gr; Pomodorini ciliegia 100 gr; Olio evo 2 cucchiai; Basilico, aglio e pepe quanto basta. Procedimento: Disporre in una teglia foderata con carta forno, le fette di pesce spada; condire a parte il pangrattato con sale, basilico e pepe; affettare i pomodori a pezzetti con altro aglio e basilico. Ricoprire le fette di pesce con i pomodorini e spolverare con il pangrattato condito. Alla fine unire l’olio e infornare a 180°C per 15-20 minuti.