I 5 piatti

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I 5 piatti

Più costosi del mondo

La qualità di un piatto va sempre di pari passo con il suo prezzo? Probabilmente no, ma io che sono un gran curiosone ho cercato quali sono, dopo i piatti più calorici , i cinque più costosi:

5) Incredibile ma vero, al quinto posto troviamo una pizza. Non lo avremmo mai pensato essendo un piatto tipicamente low cost, ma questa è una pizza un po’ particolare. Ideata da uno chef italiano e venduta in Scozia, è farcita con un’aragosta marinata nel cognac Louis XII Remy Martin, cioccolato bianco, albicocche secche, caviale, champagne, salmone affumicato scozzese, prosciutto di Parma e, udite udite, foglie d’oro a 24 carati. Il tutto al modico prezzo di 3.800 euro.

4) Il secondo prodotto viene dal Giappone ed è più unico che raro: le angurie nere (proprio come l’hamburger di cui vi avevamo parlato) dell’Hokkaido. In molti dicono che il suo prezzo, 12.000 euro al kg, non sia dovuto tanto al suo gusto quanto alla rarità del prodotto, ne vengono infatti coltivate meno di 100 all’anno! Siamo sicuri ne valga la pena?

3) Il terzo alimento in questione è noto non solo per la sua bontà, ma anche per lo sfruttamento discutibile dell’animale che lo produce. Si tratta del caffè Kopi Luwak, un caffè prodotto da bacche parzialmente digerite e defecate (!) dallo zibetto delle palme, un piccolo mammifero purtroppo costretto a vivere in cattività per anni e lontano dal suo habitat naturale. Qualsiasi prezzo costi una tazzina di caffè Kopi Luwak e qualsiasi sia il suo sapore, io sono convinto che non ne valga la pena.

2) In seconda posizione troviamo il caviale, un alimento già conosciuto per non essere tra i più economici. Il caviale in questione però viene ricavato da uno storione albino, un pesce rarissimo, con un’aggiunta di polvere d’oro. Una vera follia che vi verrà a costare ben 40mila euro a cucchiaino.

1) Il prodotto più costoso di tutti è di origine italiana ed è il pregiatissimo tartufo bianco di Alba. E’ praticamente introvabile ed imbattersi in una rarità di queste è come vincere alla lotteria: l’anno scorso l’ultimo ritrovato dal peso di un chilo e mezzo è stato venduto a ben 160mila euro!

Sono prezzi che non stanno né in cielo né in terra! E detto da un rotonauta…è tutto detto. E allora tuffiamoci tutti insieme nella preparazione di una pizza, non quella dello chef, ma la cosiddetta Margherita Napoletana, che per me si guadagna il primo premio di questa classifica e pure la corona.

Ricetta “Torta” Margherita. Ingredienti per 2 pizze di 28 cm: Farina 00 300 gr; Farina Manitoba 200 gr; Acqua 300 ml; Lievito di birra fresco 5 gr; Olio EVO 35 gr; Sale fino 10 gr. Per la farcitura: Polpa di pomodoro 400 gr; Pomodorini pachino 50 gr; Fiordilatte 400 gr; Origano secco, Sale, Basilico e Olio EVO qb. Procedimento: per l’impasto, versare l'acqua a temperatura ambiente in una capiente tazza, aggiungere il lievito e mescolare bene. In una ciotola, unire le due farine e aggiungere circa 150 ml di acqua lentamente continuando ad impastare. Unire anche il sale e la parte restante di acqua. Se preferite, potete usare la planetaria, a velocità media. Una volta ottenuto un composto uniforme, aggiungere l'olio a filo, continuando ad impastare. Trasferire poi l'impasto su un piano e lavorarlo energicamente poi lasciare riposare il panetto sul piano di lavoro per 10 minuti circa, coperto. Poi lavorare il panetto in modo da dargli una forma sferica, trasferirlo in una ciotola, coprire con pellicola e lasciar lievitare. Quando l'impasto sarà ben lievitato, spolverizzare il piano di lavoro e cominciare a lavorare il panetto lievitato, un po’ come fanno i pizzaioli, avvicinando e allontanando l’impasto. Poi lasciar riposare per una mezzora e nel frattempo accendere il forno a 250° in modalità statica. Per la farcitura, sfilacciare la mozzarella in modo da farle perdere il siero in eccesso, tagliare a spicchietti i pomodorini e versare la polpa di pomodoro in una ciotola con un pizzico di sale, un filo d’olio e l'origano. Passati i 30 minuti, spolverizzare il piano di lavoro, porre i due panetti e iniziare a lavorarne uno, evitando di schiacciare troppo le bolle. Dopo avere unto leggermente una teglia del diametro di 28 cm, posizionare al suo interno l'impasto e distribuire metà degli ingredienti della farcitura, tranne il fiordilatte che va aggiunto a metà cottura. Cuocere in forno statico preriscaldato a 250° per 6-7 minuti, sul ripiano centrale.