Pillola di Aniger n°53

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Pillola di Aniger n°53

Il caviale di limone? Esiste eccome!

Assolutamente veg, il finger lime o citrus caviar è un agrume che arriva pensate un po’ dalla lontanissima Australia, ma che ha trovato terreno fertile anche in California, Israele, Francia e Italia. Mai nome fu più azzeccato, visto che questo frutto ricorda il ben più famoso caviale di storione non solo per la struttura in sé (con polpa a pallini), quanto anche per il prezzo che si aggira intorno ai 150-200,00 euro al chilo.

Partiamo dunque dalla sua polpa, costituita da decine e decine di piccole vescicole rotonde, traslucide e croccanti. Il colore può variare da un rosa più vivace fino ad un giallo paglierino, in base alla specie.

La forma del frutto è arrotondata e affusolata, con una scorza che varia dal verde, al nero, al rosso e al rosa.

Di questo frutto non si butta via niente: la polpa fresca, infatti, va ad arricchire di sapore i piatti degli chef con vescicole adatte a proposte di pesce o dolci, la buccia essiccata si trasforma in una spezia e le foglie vengono utilizzate per preparare bevande e tisane. E a proposito degli chef, sono stati proprio alcuni di loro, particolarmente innovativi, a portare in Europa il limone di caviale scoprendo che le vescicole di questo frutto “esplodono in bocca”, esattamente come quelle di storione, offrendo un gusto aspro e aromatico a palati ricercati e curiosi.

Negli ultimi anni, la richiesta mondiale di finger lime si è decuplicata, ma questo frutto resta comunque e sempre un rarità, che ha un’origine territoriale ben specifica: le foreste australiane, dove sono state identificate più di 1.500 varietà autoctone.

Tra l’altro, la storia di questo frutto è strettamente legata a quella degli Aborigeni, che lo consumavano già 60.000 anni fa, essendo uno dei 6 agrumi originari di quel territorio.

Curiosità che #nonfinisconomai di rendere frutta, bacche e verdura alimenti indispensabili per una vita di benessere!