Un passaggio in bici?

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Un passaggio in bici?

Da oggi sui pedali non sarai più sola!

Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina, fra i capelli una goccia di brina, ma che faccia rossa da bambina”…chi se la ricorda questa canzone del 1982? Si tratta di “In bicicletta” di Cocciante, che da più di 30 anni ci ricorda quanto possa essere romantica una gita in bicicletta. Oltre che salutare, femminile e innovativa, diciamo noi!

Ebbene sì, una pratica quella della bicicletta che non smette mai di evolversi e offrire sempre nuovi spunti aprendosi ad un pubblico sempre maggiore di appassionati, come del resto testimoniano anche i numeri di CosmoBike. Il secondo Salone internazionale della bicicletta, tenutosi in settembre a Veronafiere, si è chiuso con un’affluenza di 60mila visitatori, +20% rispetto all’anno precedente: un’edizione in cui si è posta l’attenzione su mobilità cittadina e turismo, considerati ambiti strategicamente legati alla bicicletta. Proprio per questo, sono sempre più numerose le presenze al Salone di operatori italiani e stranieri (dai bike Hotel ai consorzi di promozione del territorio, dai tour operator agli agriturismi) che propongono la scoperta del territorio in bicicletta! Tra le novità, per quanto riguarda il turismo, una simpatica App realizzata da Matilde Atorino, 35enne di Salerno, che vi permette di aggregarvi ad un gruppo di cicloturisti per una pedalata tra i colli della Romagna o tra i castelli della Loira o ancora in Africa. Disponibile per IOS e Android, attraverso questa App, i “bike tourist” potranno mettersi in contatto direttamente con i “bike ambassador”, gli organizzatori di gite e viaggi in bicicletta, pagando poi comodamente con il sistema Paypall. Per quanto invece riguarda la mobilità sostenibile in città, una storica azienda italiana del settore ha proposto un modello di bicicletta per il target femminile che consente di poterla utilizzare anche indossando una gonna, grazie alla salita bassa.

Sul connubio tra bicicletta a donna ci sono pochi dubbi, tanto che sempre una donna è la giovanissima designer che ha vinto il premio di 30.000 sterline messe in palio dalla James Dyson Foundation per aver progettato un casco da bici in carta riciclata, da borsetta. Isis Schiffer ha progettato questo eco-caschetto pieghevole con una base in lattice e una struttura a nido d’ape in grado di proteggere completamente la testa dagli urti e dall’acqua (resiste fino a tre ore sotto la pioggia). In grado di ridursi fino quasi alle dimensioni di una banana avrà un prezzo di vendita al pubblico di meno di 5 sterline!