Fonte di vita…

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Fonte di vita…

è l’acqua che si beva o si mangi!

L’acqua è la materia della vita. E’ matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua. (Albert Szent-Gyorgyi)

Dunque prima di tutto cerchiamo di capire qual è il legame tra acqua e vita.

In natura l’acqua viene considerata come uno dei principali elementi costituenti degli ecosistemi, alla base di tutte le forme di vita conosciute ed è indispensabile anche in ambito agricolo e nell’industria. Soprattutto, è associata all’acqua l’origine della vita stessa, poiché nel corso di milioni di anni, il processo evolutivo che ha portato alla formazione di un sistema complesso e organizzato (ovvero il primo essere vivente) a partire dal mondo prebiotico ha attinto le primissime tappe nel cosiddetto brodo primordiale, una miscela acquosa di sali inorganici e vari composti chimici semplici. Qui parrebbero essersi formate le prime cellule dotate dei requisiti minimi essenziali per poter essere considerate viventi.

Il pianeta Terra è ricoperto per il 71,11% della sua superficie da acqua; il corpo di un neonato è costituito per il 77% d’acqua, una percentuale che si riduce invecchiando fino al 50%, ma che resta preponderante. Tanto che una persona può sopravvivere senza proteine, carboidrati o grassi anche per un mese, mentre senza acqua, anche in condizioni climatiche miti, un corpo arriva a sopportare di non bere al massimo per 5 giorni.

L’acqua infatti non è soltanto un regolatore del metabolismo, ma si può ben dire che tutte le reazioni chimiche del corpo avvengono con il suo aiuto: è indispensabile per sciogliere, ma anche per trasportare alcune fondamentali sostanze nutritive come l’ossigeno e o i sali minerali facendoli arrivare alle cellule. È inoltre il “mezzo” con cui un corpo si libera delle sostanze tossiche.

Ogni giorno ciascun terrestre perde fisiologicamente una quota importante di liquidi, che ovviamente in estate aumenta, e che va reintegrata: negli adulti si parla di una quantità pari circa a 2 litri. Se questo non avviene si va incontro alla disidratazione, che porta ad un rallentamento delle fisiologiche reazioni chimiche.

Con conseguenze che possono essere addirittura drammatiche.

Noi però siamo sempre positivi e vi consigliamo alcune soluzioni per “bere acqua” non solo bevendo!

Ci sono diversi cibi che i Terrestri amano portare in tavola e che sono ricchissimi d’acqua, tra cui: il pomodoro, non solo una fonte di vitamina A e C, ma anche di liquidi (200 grammi offrono 188 ml di liquidi); il cocomero, assicura circa due bicchieri di liquidi in una fetta da 300 gr. Idem il finocchio.

Poi ci sono gli insospettabili come le uova, i piselli, le patate, le carote, zucca, il succo di acerola, i funghi porcini, l’alga spirulina, lo yogurt intero, il prezzemolo, i fichi d’india, i gamberi, la triglia, il dentice e persino l’hot-dog anche se in percentuale decisamente ridotte.

Con molta probabilità inoltre tra qualche anno voi terrestri potreste anche arrivare a mangiare l’acqua, ebbene sì, proprio l’acqua, grazie ad un sistema chiamato “Ooho!”, una sacca commestibile, messa a punto dallo Skipping Rocks Lab, giovane start-up britannica. Con un costo di produzione drasticamente inferiore a quello delle bottiglie in plastica o vetro e un impatto sull’ambiente praticamente azzerato, questo sistema, costituito da un doppio strato di alginato di sodio (E401), utilizzato comunemente in gastronomia per la sferificazione, e da cloruro di calcio (E509) permette di conservare l’acqua in questa membrana, proteggendola, e di mangiarsela.

Un’ottima prospettiva non solo per il Pianeta Terra, ma anche per tutti quelli che decideranno di mettersi a dieta bevendo acqua, che da un recentissimo studio viene considerata come una delle soluzioni 2017 per dimagrire! Parrebbe infatti che bevendo 500 ml di acqua il tasso metabolico cresca del 30% a partire da 10 minuti dopo che si è bevuto, fino a 30-40 minuti dopo. Questo aumento è dovuto all'energia bruciata dal corpo per portare l'acqua ingerita a una temperatura più alta (37° circa). Basta però con le bottiglie pesanti, diamoci tutti all’Ooho!