Natale: tradizioni culinarie nel mondo

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Natale: tradizioni culinarie nel mondo

Breve giro del mondo culinario con i piatti delle Feste

Ad ogni popolo le proprie tradizioni: il Natale lo festeggiamo tutti, anche qui su Rotolor, e, ovviamente, uno degli aspetti più importanti è proprio il cibo. Cosa si mette in tavola il giorno di Natale? Io, da grande cuoco ed esperto di cucina quale sono (e modesto soprattutto!) faccio sempre delle ricerche interessanti sui voi terrestri… Se in Italia ogni regione ha le sue diverse tradizioni culinarie, figuriamoci nel resto del mondo.

Sapevate, ad esempio, che in Lituania il cenone di Natale deve avere rigorosamente 12 portate? 12 non sono un gioco da ragazzi, roba che farebbe impallidire anche la più tradizionalista delle vostre famiglie meridionali. Ma vediamo un po’ cosa mangiano i lituani a Natale, che loro chiamano “Kucios” ed è una tradizione pagana, non religiosa.  Di solito si comincia alla comparsa della prima stella in cielo: la padrona di casa distribuisce il pane agli invitati e viene sempre lasciato un posto vuoto a tavola, tradizione in comune con altri paesi baltici. Banditi la carne e i latticini, mentre via libera al pesce, le portate principali, infatti, sono costituite da carpa, luccio, aringhe con contorno di verdure sotto aceto. Il “piatto forte” sono i kuciukai, delle piccole paste dalla forma rotonda, non lievitate, che vengono immerse nel latte e nei semi di papavero. La tradizione dice che alzarsi da tavola prima della fine del pasto porti sfortuna, immaginatevi quanto possa durare…con 12 portate!

Lasciando per un attimo le 12 portate lituane (ma non credete che in altri Paesi vada meglio… anche nelle lontane Filippine i pranzi natalizi si aggirano tra le 10 e le 12 portate), spostiamoci altrove. In Australia ad esempio: la particolarità di questo paese è che le stagioni sono invertite rispetto a voi italiani, dunque a Natale per loro è estate e lo festeggiano con ridanciani e allegri barbeque all’aperto con carne arrostita di ogni genere, che si concludono sempre con la Pavlova, una torta di meringhe con frutta (fragole soprattutto) e panna montata. Anche in Argentina è proprio un dolce a risultare il piatto immancabile nei banchetti natalizi, si chiama Roscon de Reyes ed è un ciambellone morbido con frutta candita e zucchero a velo.

Mentre in Polonia mangiano zuppa di barbabietola a volontà, in Spagna la zuppa è ovviamente di pesce, seguita da numerose tapas a base di scampi e frutti di mare. Gli spagnoli, che sono mediterranei quanto voi ma hanno orari un po’ diversi, iniziano il cenone natalizio molto tardi il 24 dicembre e possono proseguire anche fino al mattino dopo (a me viene sonno solo a pensarci!).

La Francia, uno dei paesi con cui voi Italiani vi contendete il primato gastronomico, ha una cena di Natale alquanto abbondante, si festeggia di solito il 24 sera, con una riunione di amici e familiari chiamata Le Reveillon, rigorosamente dopo la messa di mezzanotte. Ostriche e champagne non mancano mai, così come il famoso patè fois gras e il salmone. La vera portata principale è però l’anatra ripiena di castagne, mentre la degna conclusione è il famoso “Tronchetto di Natale”, un dolce a base di cioccolato davvero sfizioso, tradizione anche di alcune città del nord italia che hanno subito la dominazione francese.

Esplorando un po’ nel resto del mondo mi è piaciuta molto l’idea degli svedesi di festeggiare prevalentemente nel giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, e riservare al Natale qualcosa di più leggero, un buffet: si chiama Julbord e vi si trova un assortimento di pesci vari e carne fresca, tra cui il prosciutto tipico Julskinka. Non mancano polpette di carne, cavolo rosso, patate caramellate e il tipico dessert il Risgrynsgrot, una sorta di budino di riso. All’interno vengono messe delle mandorle: chi ne trova una, o più di una, ha diritto a dei regali extra sotto l’albero. (Conoscendomi, abitassi in Svezia, passerei molto tempo in cerca delle mandorle!).

Immagino che a questo punto sarete tutti curiosi di sapere cosa mangiamo su Rotolor a Natale… beh, diciamo che non ve lo posso proprio svelare, ma avendo modo di osservare tutti voi dall’alto abbiamo saputo prendere spunto da tutto il meglio dei vari paesi terrestri, e vi posso assicurare che, per quanto riguarda l’Italia, il Panettone sulla nostra tavola natalizia non manca mai!